Per anni fortemente sconsigliato anche nei corsi CasaClima e preso in considerazione solo come “extrema ratio” per le ristrutturazioni di singoli appartamenti o di palazzi importanti con facciate vincolate dalla soprintendenza ma, in un paese con più di ottomila centri storici densi di edifici di pregio, era impossibile non doversi confrontare prima o dopo con questo impegnativo tema.
Complici i generosi incentivi fiscali sulle ristrutturazioni, che di anno in anno vengono rinnovati dai governi che si succedono alla guida del bel paese, questo che prima era un “sistema edilizio” da evitare come una malattia virale ora è pane di tutti i giorni nei cantieri dove si applicano i principi della riqualificazione energetica più evoluti.
Due sono le soluzioni fra cui i progettisti possono scegliere: isolamento “igroscopico” e “a secco”.
Il primo è il più adatto alle situazioni che presentano problemi di umidità specialmente per le ristrutturazioni di vecchi edifici abbandonati da tempo oppure con pareti controterra.
Mentre il secondo è ideale per gli interventi in edifici costruiti a telaio metallico o in struttura lignea dove un materiale rigido poco si adatta ai fisiologici movimenti della struttura.
Si posa molto facilmente incollandolo come un cappotto termico esterno, i tasselli si utilizzano solo nelle pareti dove è prevista la posa del rivestimento.
La rigidità dei pannelli ci impone di evitare di trasmettergli le sollecitazione strutturali quindi non si deve posare a contatto diretto con il pavimento. La partenza a terra sarà realizzata con l’interposizione di un sottile strato di materiale fibroso.
Ipannelli sono forniti in diversi spessori da 6 a 14 cm. e dimensioni 60 in larghezza e 39 in altezza.
Occorre eseguire una verifica con software dinamici per valutare il rischio di formazione di condensa interstiziale e scegliere il corretto spessore necessario, specie se nelle pareti esistenti sono già presenti fenomeni di umidità di risalita o di contatto.
Infiltrazioni da contatto con la strada al di sopra del livello del pavimento interno
WuFI assolve perfettamente allo scopo (Vedi foto)
I pannelli di idrato di silicato di calcio MULTIPOR TIP prodotti dalla Xella offrono molteplici vantaggi:
Esecuzione di tracce nello spessore dell’isolamento
Basta sostituire i pannelli di idrato di silicato di calcio MULTIPOR TIP con i blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato YTONG, di quelli che si usano per costruire le tramezze, in una fascia all’altezza in cui prevediamo di dover inserire i tasselli.
Ad esempio la parete della cucina dove dovremo appendere i pensili oppure su tutto il perimetro della stanza all’altezza a cui prevediamo di posizionare il controsoffitto.
Per i quadri ci sono dei tasselli in silicone a chiocciola facilmente inseribili su cui si potrà avvitare una vite, invece per le tende meglio inserire un cubetto in legno prima di intonacare.
La finitura può essere di diversa granulometria in modo da dare la possibilità all’utente finale
di scegliere l’effetto che più si adatta al suo stile.
Corso Cento Cannoni 8 (piano 3)
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