Case in paglia (a telaio ligneo)

MARCO ARATA • apr 03, 2024

 La tecnica di costruzione di case in paglia, nota anche come “paglia-argilla” perché generalmente è abbinata ad una finitura con un intonaco naturale in argilla, è una pratica antica che sta guadagnando popolarità per la sua sostenibilità e i suoi benefici ambientali.

Di solito coinvolge l’uso di balle di paglia compressa all’interno di un telaio strutturale, spesso realizzato in legno o bambù. La paglia viene compressa e intrecciata per formare pannelli che vengono quindi rivestiti con argilla cruda o un mix di argilla, sabbia e acqua. Questo rivestimento protegge la paglia dall’umidità e dagli agenti atmosferici, rendendo le case resistenti e durevoli.

La definizione “in Paglia” è impropria in quanto la portanza della struttura è affidata ad un telaio in legno costituito da un telaio di travi lignee oppure tavole di profondità sufficiente ad alloggiare le balle in paglia negli spazi vuoti in modo che possano fungere da tamponamento e isolamento allo stesso tempo.

La resistenza alle sollecitazioni sismiche orizzontali deve essere affidata oltre che alle connessioni in metallo che ne conferiscono la duttilità indispensabile per resistere ai terremoti ma anche a un sistema di controventature (travi in diagonale poste nelle pareti verticali e nei solai piani) questi ultimi costituiscono un vincolo architettonico notevole che deve essere tenuto in giusta considerazione durante la progettazione preliminare.

Si tratta comunque di costruzioni a basso consumo in quanto il materiale utilizzato e gli spessori minimi tecnicamente necessari sono sufficienti per ottenere un involucro molto isolato sia per il freddo invernale sia per la calura estiva, si adattano bene quindi a qualunque latitudine.

La permeabilità dell’involucro isolante è il problema principale da risolvere in questa tipologia costruttiva ed è un requisito indispensabile, il perimetro di tenuta all’aria si imposta generalmente sull’intonaco interno dove ogni foro (porte, finestre, impianti, etc.) deve essere accuratamente sigillato con materiali anch’essi di origine naturale per mantenere la biocompatibilità del sistema nel suo complesso.

Il basso fabbisogno energetico unito alla tenuta all’aria dell’involucro fanno sì che l’impianto ideale da installare sia quello a tutt’aria che fornirà sia il caldo nella stagione invernale sia il fresco in quella estiva oltre a garantire il controllo dell’umidità interna e il ricambio d’aria continuo.

La resistenza all’antincendio è data dalla compressione della paglia poi impacchettata su entrambi i lati da uno spesso strato ignifugo in argilla, ma comunque si tratta di case No-Gas dove non saranno mai presenti fiamme libere.

Si possono realizzare agevolmente case mono oppure pluripiano e sono consigliate non solo nell’uso residenziale per la totale assenza di COV (composti organici volatili) ma anche in quello agricolo per la costruzione di stalle e magazzini nelle aziende che praticano agricoltura biologica.

Autore: MARCO ARATA 18 mar, 2024
Creare una bucatura nell’involucro fino a ieri aveva il duplice scopo di dare aria e luce all’abitazione attraverso una finestra apribile. La funzione di aerazione, che era in parte volontaria quando aprivamo le finestre lasciando fuoriuscire il calore e in parte involontaria quando dalla finestra chiusa entrava aria dagli spifferi, accompagnata da indesiderati ospiti come polvere, freddo e rumore ora è totalmente affidata al sistema di Ventilazione Meccanica mentre i serramenti sono sigillati a perfetta tenuta d’aria. Oggi nelle Case a basso consumo energetico la funzione di ricambiare l’aria è assegnata al sistema di ventilazione meccanica (VMC) in modo da eliminare gli sprechi energetici ed introdurre la giusta quantità d’aria di rinnovo che entra nell’ambiente dopo essere stata accuratamente pulita passando attraverso a filtri e ionizzatori. La finestra finalmente liberata dalla funzione di aerazione riesce ad assolvere meglio all’obiettivo di illuminazione non essendo più necessario che tutti i serramenti siano apribili si possono realizzare ampie vetrature fisse senza gli spessi montanti centrali che impedivano di godere appieno della vista esterna, i grandi vetri inoltre consentono di sfruttare al massimo l’apporto solare utilissimo nella stagione invernale per risparmiare sul riscaldamento.  Questa rivoluzione del sistema finestra consente di avere una casa più salubre e pulita sprecando meno energia e infine ci permette di creare un habitat più confortevole alla temperatura e umidità desiderata da chi abita la casa.
Autore: MARCO ARATA 04 dic, 2023
 Come si realizza una Casa Passiva? In una casa Passiva si deve isolare tutto l’involucro disperdente (Tetto, Pareti, Finestre, Fondazioni) riducendo al minimo i punti di discontinuità che chiamiamo Ponti Termici e che rappresentano i punti critici dove si forma la condensa e la muffa. Basta solo questo? Non Basta! Occorre eliminare tutti gli spifferi sigillando le giunzioni e tutti i componenti dell’involucro realizzando un perimetro di “Tenuta all’Aria” interno all’isolamento . Ma per cambiare aria come si fa? Il rinnovo dell’aria non avviene manualmente in modo casuale e disordinato ma utilizzando un’impianto di “Ventilazione Meccanica Controllata” detto VMC che ricambierà l’intero volume d’aria interno ogni due ore. Inoltre interverrà quando i sensori presenti sulla macchina rilevano un eccesso di umidità o di Anidride Carbonica, ad esempio quando fate la doccia oppure invitate amici a cena. Tutto questo avviene senza disperdere energia, come succede in una casa tradizionale quando spalanco le finestre, perché il flusso di aria di rinnovo fredda proveniente dall’esterno viene preriscaldato dall’aria esausta interna prima di essere espulsa passando in un recuperatore a flusso incrociato . Ma per cambiare aria come si fa? La VMC viene utilizzata anche per climatizzazione dell’abitazione ed essendo ad aria funziona sia come riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo. Tutti questi accorgimenti portano ad ottenere un ambiente abitativo sano e confortevole con un consumo energetico minimo.
Falsi miti sulle PassivHaus
Autore: MARCO ARATA 27 ott, 2023
“Nelle case passive non si devono aprire le finestre!” Vero o Falso? Vero! quando è in funzione la Ventilazione Meccanica Controllata! (Detta VMC) Ma quando si accende la VMC? Quando fuori la temperatura e l’umidità non sono confortevoli e si deve intervenire per creare un clima interno gradevole ricambiando l’aria viziata e regolando la temperatura riscaldandola d’invermo e raffrescandola d’estate.
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