Ristrutturare casa senza spendere un euro con il Superbonus 110%

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto “Rilancio”.

Con il Decreto “Rilancio” varato il 19/05/2020 il Governo ha elevato al 110% gli sgravi già attivi sugli interventi di efficientamento energetico e istituito un nuovo Superbonus 110% per i privati che riqualificano la propria residenza.

In questi anni settore meno incline ad approfittare dei già interessanti incentivi fiscali è stato quello dei proprietari di case.
Soprattutto di quelle costruite fra gli anni ’70 e ’90. relativamente nuove per chi le abitava e poco interessanti per chi ha acquistato casa prima della crisi del 2008.

Se a volte si cambiavano i serramenti e, solo quando inevitabile, sostituivano il generatore con uno a maggiore efficienza, gli interventi di miglioramento energetico non andavano oltre.

Con un rapporto Superficie / Volume ottimale (spesso sotto 0,60 Mq./Mc.) la posa di pochi cm. di cappotto avrebbe facilmente decimato i consumi ma nulla.
Neppure il bonus facciate al 90% pare averli deviati dalla loro diffidenza verso le nuove tecnologie.

Fare il cappotto isolante era un intervento veramente poco gradito e spesso sconsigliato dagli stessi tecnici che cercavano ogni cavillo per sollevare i clienti dall’onere di realizzarlo.

Si sono visti alzare i ponteggi, asportare l’intonaco ammalorato, intonacare e tinteggiare senza applicare nessun isolamento con un risparmio immediato di circa 15€/mq. che sarebbe stato recuperato in pochi anni di riduzione della bolletta del gas.


Con il Super Bonus tutto questo non sara’ piu’ conveniente!

Scarica qui la tabella riepilogativa degli interventi ammessi dal Decreto “Rilancio”

Questa volta invece il  Governo ha fatto centro! Superbonus per Pannelli Fotovoltaici fino a 20 kW, Accumulatori elettrici, Porte esterne, Finestre, Adeguamento sismico e pure le Colonnine di ricarica per le auto elettriche tutto sgravabile alla folle percentuale del 110%!

Tutto questo solo a chi isolerà la facciata o il tetto per una superficie superiore al 25% del totale ma con l’obbligo di elevare di almeno due classi energetiche l’efficienza dell’edificio, risultato che andrà certificato da un Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante lavori ed uno redatto alla fine dei lavori.

Ma non solo! Lo sgravio si potrà cedere alla ditta fornitrice che, a sua volta, potrà cederlo alle Banche o alle già attive ESCO (Energy Service Company). In questo modo il committente non dovrà anticipare nulla neppure un euro!

Su quali immobili si puo’ applicare?

La norma punta al miglioramento dei fabbricati già abitati per cui si può applicare esclusivamente su:

  • le case unifamiliari che sono abitazione principale del richiedente
  • oppure nei condomini abitati.

Esclusi quindi gli immobili fatiscenti da recuperare che già godono di altri incentivi e i fabbricati appartenenti proprietà di società immobiliari.

Come funziona?

Occorre prima intervenire con uno o più di queste azioni:

  1. Isolare almeno il 25% della superficie disperdente realizzando il Cappotto isolante o coibentando il tetto;
  2. Centralizzare l’impianto di riscaldamento autonomo di più unità immobiliari nel caso di un condominio;
  3. Sostituire il vecchio generatore con una Pompa di Calore.

Se con queste migliorie la classificazione dell’edificio, attestata dall’APE, aumenta almeno di due livelli allora si applica il 110% anche ad altre spese:

  • Adeguamento Sismico delle strutture;
  • Fornitura e posa di nuove finestre e porte esterne più efficienti;
  • Installazione di Pannelli Fotovoltaici e accumulatori di energia elettrica;
  • Installazione di colonnina per le ricarica dell’auto elettrica.

I termini?

Vale solo per i lavori che inizieranno dal 1° luglio 2020 e saranno conclusi entro il 31 dicembre 2021, Quindi dobbiamo affrettarci!!!

Non ci sono dubbi che il settore dell’edilizia avrà un enorme rilancio grazie a questa iniziativa che aspettavamo da tempo.
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