Freno al vapore e Membrane Traspiranti

MARCO ARATA • nov 23, 2015

In un edificio a basso consumo l’involucro isolante (pareti e copertura) deve essere progettato in modo da permettere la trasmigrazione dell’umidità (traspirabilità) senza che questo fenomeno naturale possa essere causa di danni o situazioni gradevoli. tetto

Durante il periodo di riscaldamento l’aria interna ha una percentuale di umidità (acqua contenuta nell’aria) superiore a quella esterna, questo comporta il passaggio di vapore attraverso il perimetro isolante (involucro) dall’interno verso l’esterno.

Nell’attraversare i vari strati che compongono le strutture passa dalla temperatura interna (+20 °C) a quella esterna più fredda e potrebbe raggiungere la “temperatura di rugiada” e condensare.

Questo fenomeno non solo è incompatibile con le prescrizioni di legge ma assolutamente pericoloso per la conservazione delle proprietà coibenti e portanti delle strutture oltre che causa di insalubrità dei locali (formazione di muffe non visibili perché interne agli strati dell’involucro).

Il progettista deve prevedere una corretta stratificazione per regolare questo flusso anche nelle condizioni atmosferiche più sfavorevoli previste per la zona climatica in cui si trova l’edificio.

Una soluzione efficace è rappresentata dalla posa di teli traspiranti che si distinguono in:

  1. A) teli a tenuta al vento
  2. B) freni al vapore
  3. C) barriere al vapore

che si differenziano per la loro capacità di trattenere più o meno quantità di vapore.

 

Per distinguerli basta verificare sull’etichetta il valore di S d che li differenzia:

 

S d < 1 ml membrane traspiranti per la tenuta al vento

2 ml. < S d < 20 ml. per un freno al vapore e

S d > 100 ml. per una barriera al vapore

Se ne può inserire anche più di uno nel pacchetto di una struttura (parete o solaio che sia) ma seguendo queste semplici regole:

  1. A) porre il freno al vapore con continuità sul “lato caldo” dell’involucro
  2. B) ridurre il valore di Sd dei teli nel verso di trasmigrazione del vapore (dal caldo al freddo).

Nelle condizioni climatiche del clima freddo temperato, ovvero del centro nord Italia, il pacchetto del tetto ha un telo “Freno al Vapore” sul lato caldo interno e uno telo a tenuta d’aria (vento) su lato esterno

Sd = μ (coefficiente di permeabilità al vapore) X s (spessore espresso in ml.)

Autore: MARCO ARATA 03 apr, 2024
La tecnica di costruzione di case in paglia, nota anche come “paglia-argilla” perché generalmente è abbinata ad una finitura con un intonaco naturale in argilla, è una pratica antica che sta guadagnando popolarità per la sua sostenibilità e i suoi benefici ambientali. Di solito coinvolge l’uso di balle di paglia compressa all’interno di un telaio strutturale, spesso realizzato in legno o bambù. La paglia viene compressa e intrecciata per formare pannelli che vengono quindi rivestiti con argilla cruda o un mix di argilla, sabbia e acqua. Questo rivestimento protegge la paglia dall’umidità e dagli agenti atmosferici, rendendo le case resistenti e durevoli. La definizione “in Paglia” è impropria in quanto la portanza della struttura è affidata ad un telaio in legno costituito da un telaio di travi lignee oppure tavole di profondità sufficiente ad alloggiare le balle in paglia negli spazi vuoti in modo che possano fungere da tamponamento e isolamento allo stesso tempo.
Autore: MARCO ARATA 18 mar, 2024
Creare una bucatura nell’involucro fino a ieri aveva il duplice scopo di dare aria e luce all’abitazione attraverso una finestra apribile. La funzione di aerazione, che era in parte volontaria quando aprivamo le finestre lasciando fuoriuscire il calore e in parte involontaria quando dalla finestra chiusa entrava aria dagli spifferi, accompagnata da indesiderati ospiti come polvere, freddo e rumore ora è totalmente affidata al sistema di Ventilazione Meccanica mentre i serramenti sono sigillati a perfetta tenuta d’aria. Oggi nelle Case a basso consumo energetico la funzione di ricambiare l’aria è assegnata al sistema di ventilazione meccanica (VMC) in modo da eliminare gli sprechi energetici ed introdurre la giusta quantità d’aria di rinnovo che entra nell’ambiente dopo essere stata accuratamente pulita passando attraverso a filtri e ionizzatori. La finestra finalmente liberata dalla funzione di aerazione riesce ad assolvere meglio all’obiettivo di illuminazione non essendo più necessario che tutti i serramenti siano apribili si possono realizzare ampie vetrature fisse senza gli spessi montanti centrali che impedivano di godere appieno della vista esterna, i grandi vetri inoltre consentono di sfruttare al massimo l’apporto solare utilissimo nella stagione invernale per risparmiare sul riscaldamento.  Questa rivoluzione del sistema finestra consente di avere una casa più salubre e pulita sprecando meno energia e infine ci permette di creare un habitat più confortevole alla temperatura e umidità desiderata da chi abita la casa.
Autore: MARCO ARATA 04 dic, 2023
 Come si realizza una Casa Passiva? In una casa Passiva si deve isolare tutto l’involucro disperdente (Tetto, Pareti, Finestre, Fondazioni) riducendo al minimo i punti di discontinuità che chiamiamo Ponti Termici e che rappresentano i punti critici dove si forma la condensa e la muffa. Basta solo questo? Non Basta! Occorre eliminare tutti gli spifferi sigillando le giunzioni e tutti i componenti dell’involucro realizzando un perimetro di “Tenuta all’Aria” interno all’isolamento . Ma per cambiare aria come si fa? Il rinnovo dell’aria non avviene manualmente in modo casuale e disordinato ma utilizzando un’impianto di “Ventilazione Meccanica Controllata” detto VMC che ricambierà l’intero volume d’aria interno ogni due ore. Inoltre interverrà quando i sensori presenti sulla macchina rilevano un eccesso di umidità o di Anidride Carbonica, ad esempio quando fate la doccia oppure invitate amici a cena. Tutto questo avviene senza disperdere energia, come succede in una casa tradizionale quando spalanco le finestre, perché il flusso di aria di rinnovo fredda proveniente dall’esterno viene preriscaldato dall’aria esausta interna prima di essere espulsa passando in un recuperatore a flusso incrociato . Ma per cambiare aria come si fa? La VMC viene utilizzata anche per climatizzazione dell’abitazione ed essendo ad aria funziona sia come riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo. Tutti questi accorgimenti portano ad ottenere un ambiente abitativo sano e confortevole con un consumo energetico minimo.
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