Sistema a “Telaio in legno ” (Frame)

Marco Arata • dic 15, 2016

La costruzione di un edificio a “telaio in legno”, o usando un termine anglosassone “Platform Frame”, è la forma più diffusa sia in Italia che all’estero, si adatta alle costruzioni non troppo elevate (da uno a tre piani di solito) e non richiede grandi quantità di legno cosa che incide positivamente sul costo finale.

Si tratta di un sistema che prevede la realizzazione della struttura mediante un impianto a traliccio basato su travi in legno, i vuoti vengono riempiti con l’isolante ed il tutto chiuso con pannelli a scaglie orientate meglio conosciuti come OSB.



Si può realizzare in due modi:

  • portando in cantiere le pareti prefabbricate e complete di isolamento ed altre finiture (Platform Frame).
  • oppure realizzando il telaio direttamente sul posto (Baloon Frame).


Nel primo caso si tratta di vera e propria prefabbricazione e consiste nel preparare in stabilimento le pareti già prefinite, compreso impianto elettrico che viene già parzialmente posato (guaine per il passaggio dei cavi elettrici, scatole per i gruppi interruttori) e serramenti (finestre e porte finestre) già correttamente sigillati sul perimetro.


Inoltre eseguendo la maggior parte delle lavorazioni in azienda si abbattono i costi di manodopera ed i tempi di esecuzione in cantiere riducendo al minimo i ritardi dovuti alle piogge o alle nevicate.

Il secondo invece si adatta molto bene nei casi di AutoCostruzione e per i luoghi difficilmente accessibili con mezzi per il trasporto degli ingombranti pannelli prefabbricati e consente comunque di raggiungere lo stesso livello di qualità.


Per contro richiede una preparazione che comporta una lunga lavorazione in cantiere oltre a maggiori difficoltà tecniche, inoltre non si può passare alla posa dell’isolamento fino a ché la struttura non è “coperta” con il tetto completo di gronde e discese per deviare l’acqua piovana.

I solai orizzontali e la copertura inclinata si possono realizzare sia con travi e impalcato sia con dei pannelli di X-Lam che possono essere lasciati a vista oppure fasciati con pannelli in cartongesso meno (costoso del GessoFibra).

I solai orizzontali e la copertura inclinata si possono realizzare sia con travi e impalcato sia con dei pannelli di X-Lam che possono essere lasciati a vista oppure fasciati con pannelli in cartongesso meno (costoso del GessoFibra).

Autore: MARCO ARATA 18 mar, 2024
Creare una bucatura nell’involucro fino a ieri aveva il duplice scopo di dare aria e luce all’abitazione attraverso una finestra apribile. La funzione di aerazione, che era in parte volontaria quando aprivamo le finestre lasciando fuoriuscire il calore e in parte involontaria quando dalla finestra chiusa entrava aria dagli spifferi, accompagnata da indesiderati ospiti come polvere, freddo e rumore ora è totalmente affidata al sistema di Ventilazione Meccanica mentre i serramenti sono sigillati a perfetta tenuta d’aria. Oggi nelle Case a basso consumo energetico la funzione di ricambiare l’aria è assegnata al sistema di ventilazione meccanica (VMC) in modo da eliminare gli sprechi energetici ed introdurre la giusta quantità d’aria di rinnovo che entra nell’ambiente dopo essere stata accuratamente pulita passando attraverso a filtri e ionizzatori. La finestra finalmente liberata dalla funzione di aerazione riesce ad assolvere meglio all’obiettivo di illuminazione non essendo più necessario che tutti i serramenti siano apribili si possono realizzare ampie vetrature fisse senza gli spessi montanti centrali che impedivano di godere appieno della vista esterna, i grandi vetri inoltre consentono di sfruttare al massimo l’apporto solare utilissimo nella stagione invernale per risparmiare sul riscaldamento.  Questa rivoluzione del sistema finestra consente di avere una casa più salubre e pulita sprecando meno energia e infine ci permette di creare un habitat più confortevole alla temperatura e umidità desiderata da chi abita la casa.
Autore: MARCO ARATA 04 dic, 2023
 Come si realizza una Casa Passiva? In una casa Passiva si deve isolare tutto l’involucro disperdente (Tetto, Pareti, Finestre, Fondazioni) riducendo al minimo i punti di discontinuità che chiamiamo Ponti Termici e che rappresentano i punti critici dove si forma la condensa e la muffa. Basta solo questo? Non Basta! Occorre eliminare tutti gli spifferi sigillando le giunzioni e tutti i componenti dell’involucro realizzando un perimetro di “Tenuta all’Aria” interno all’isolamento . Ma per cambiare aria come si fa? Il rinnovo dell’aria non avviene manualmente in modo casuale e disordinato ma utilizzando un’impianto di “Ventilazione Meccanica Controllata” detto VMC che ricambierà l’intero volume d’aria interno ogni due ore. Inoltre interverrà quando i sensori presenti sulla macchina rilevano un eccesso di umidità o di Anidride Carbonica, ad esempio quando fate la doccia oppure invitate amici a cena. Tutto questo avviene senza disperdere energia, come succede in una casa tradizionale quando spalanco le finestre, perché il flusso di aria di rinnovo fredda proveniente dall’esterno viene preriscaldato dall’aria esausta interna prima di essere espulsa passando in un recuperatore a flusso incrociato . Ma per cambiare aria come si fa? La VMC viene utilizzata anche per climatizzazione dell’abitazione ed essendo ad aria funziona sia come riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo. Tutti questi accorgimenti portano ad ottenere un ambiente abitativo sano e confortevole con un consumo energetico minimo.
Falsi miti sulle PassivHaus
Autore: MARCO ARATA 27 ott, 2023
“Nelle case passive non si devono aprire le finestre!” Vero o Falso? Vero! quando è in funzione la Ventilazione Meccanica Controllata! (Detta VMC) Ma quando si accende la VMC? Quando fuori la temperatura e l’umidità non sono confortevoli e si deve intervenire per creare un clima interno gradevole ricambiando l’aria viziata e regolando la temperatura riscaldandola d’invermo e raffrescandola d’estate.
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